Condizionatori portatili: cosa devi sapere prima di acquistarne uno

La bella stagione è alle porte e, anche se possiamo cercare di abbassare le temperature in casa con alcuni accorgimenti, attrezzature e accessori, non c’è niente di meglio di un buon impianto di climatizzazione per ottenere un’atmosfera piacevole negli ambienti, soprattutto se siamo in tanti a condividere lo stesso spazio.

I condizionatori a installazione fissa sono chiaramente un’ottima opzione, ma ci sono casi in cui, per motivi di budget, perché viviamo in una casa in affitto e non possiamo fare lavori di costruzione o semplicemente perché cerchiamo una maggiore flessibilità di utilizzo e mobilità, possiamo anche optare per un modello portatile. Cosa è bene sapere prima di ordinarne uno in negozio?

Caratteristiche di base

La prima cosa da sapere prima di acquistare un condizionatore portatile, noto anche come “pinguino”, è che si tratta davvero di un condizionatore d’aria e non di un semplice evaporatore con ventola. I condizionatori portatili sono unità che funzionano in modo simile a quelli a installazione fissa, con un sistema di compressione integrato sotto il loro involucro che genera un ciclo di scambio termico e quindi produce aria fredda che viene espulsa nell’ambiente.

A differenza delle unità a installazione fissa, non richiedono alcun lavoro di installazione, poiché è sufficiente posizionarli vicino a una finestra ed estrarre un tubo per far fuoriuscire l’aria calda verso l’esterno (esistono anche modelli più complessi con più tubi). Possiamo spostarlo da una stanza all’altra se ne abbiamo bisogno, riporlo quando non lo usiamo e persino spostarlo di casa in casa se lo desideriamo.

La prima cosa da considerare è legato alla facilità di collocazione nella nostra casa. Dobbiamo cercare un modello che abbia tutto il necessario per adattarsi alla nostra stanza, sia che si trovi in una finestra o in una porta che si apre all’esterno, e dobbiamo assicurarci che il tubo di uscita dell’aria sia di buona qualità, abbia la lunghezza necessaria e sia flessibile.

Allo stesso modo, dobbiamo verificare che le uscite per la condensa siano dotate di un tubo adatto alla nostra posizione o, in mancanza, di una vaschetta per la condensa di facile accesso e pulizia.

Dobbiamo anche considerare se vogliamo che sia in grado di generare solo aria fredda o se cerchiamo anche un’unità in grado di produrre aria calda da utilizzare in inverno. Sono un po’ più costosi, ma le loro possibilità di utilizzo sono moltiplicate.

Un altro punto da considerare è se abbiamo bisogno di una funzione di deumidificazione. Nelle zone molto umide può essere utile disporre di questa funzione, in quanto sono in grado di estrarre l’umidità dall’aria e depositarla in un contenitore a nostra scelta.

Infine, dobbiamo considerare il tipo di filtri dell’aria di cui è dotata l’apparecchiatura. Di solito sono molto semplici nei modelli di base, ma è comunque auspicabile che possano essere facilmente rimossi per la pulizia.

Vale anche la pena di valutare se ci piace l’interfaccia utente, se ha un pannello LCD o se ha un telecomando (quest’ultimo fattore importante per evitare di doversi alzare ogni volta che si vuole cambiare qualche parametro del suo funzionamento).

Di quale potenza ho bisogno?

La domanda più importante nella scelta di un condizionatore portatile è proprio questa: di quale potenza o capacità di raffreddamento ho bisogno? La risposta immediata sarebbe: più ce n’è meglio è, ma in questo caso potremmo sprecare risorse, soprattutto se la nostra stanza non è molto grande.

In generale, i produttori di climatizzatori forniscono valori di generazione di freddo in frigorie (1 frigoria corrisponde a 1 kcal di calore assorbito) o BTU (l’unità di misura del sistema inglese, ogni frigoria equivale a circa 4 BTU), consigliando, in teoria, circa 100 frigorie per metro quadrato ipotizzando un’altezza standard di circa due metri e mezzo.

Nel caso di un condizionatore portatile, è consigliabile aumentare questa cifra a 130-140 frigorie per metro quadro, senza temere di eccedere. Questo accade perché il tubo che espelle l’aria verso l’esterno irradia anche parte del calore in estate o del freddo in inverno all’interno della stanza, essendo generalmente un condotto in plastica senza alcun tipo di isolamento.

Vibrazioni e livello di rumore

Sì, i condizionatori portatili sono rumorosi e generano vibrazioni ovunque siano installati. Per questo motivo è importante che i piedi siano dotati di un sistema di smorzamento rumori e che il livello massimo di rumore indicato nelle specifiche non sia troppo elevato.

I valori tipici sono compresi tra 45 e 60 dB, molto più alti dei 24-25 dB raccomandati per dormire con il dispositivo acceso di notte: quindi più basso è il valore, migliore sarà l’esperienza dell’utente e meno fastidioso sarà tenerlo acceso in stanze piccole. Un buon trucco per ridurre le vibrazioni e il rumore è quello di posizionarlo su un tappeto.

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