Come ricaricare un condizionatore portatile?

come ricaricare un condizionatore portatilePartiamo subito dal presupposto che, se un condizionatore monoblocco o split è scarico, la ricarica va eseguita da un apposito tecnico (frigorista) privato oppure bisogna rivolgersi all’azienda produttrice. In ogni caso l’importante è che questa operazione venga eseguita da un esperto. 
“ Non posso io da solo eseguire la ricarica?”
No, e nel prossimo paragrafo spiegheremo il motivo.

Perché non possiamo eseguire noi la ricarica del condizionatore?

Non possiamo se non siamo in possesso della certificazione Fgas. Si tratta del “patentino frigoristi” che attesta la partecipazione ad un corso di formazione e l’ottenimento della qualifica per eseguire le ricariche di gas.
Potresti anche pensare:
“Beh ma se eseguo io la ricarica, cosa rischio?”
Potresti incappare in una multa. Sì, perché tutti gli elettrodomestici di riscaldamento e raffreddamento devono essere annotati su un libretto di impianto e ciò vale anche per tutte le opere di manutenzione eseguite su di essi. Se un tecnico incaricato dal Comune o dalla Regione dovesse piombarti a casa per le verifiche e tu non sei in grado di esibire i bollini di manutenzione, scatta la multa. E la medesima può essere molto salata. (anche più di 1000 Euro).

Certo, fin quando si tratta di privati è davvero difficile che un incaricato possa davvero arrivare a casa tua per tali controlli, ma se ciò dovesse succedere non crediamo proprio che tu gradiresti spendere fior di euro solo per non aver fatto eseguire la ricarica del condizionatore ad un esperto del settore. Naturalmente ricorda che il frigorista che incarichi per la ricarica del gas deve esibire l’apposito patentino. Se non ce l’ha non devi farlo operare nella maniera più categorica, anche perché poi la multa la prendi tu, non certo lui (al massimo passibile di denuncia da parte tua).

Quali sono i motivi di questo divieto?

Questa ordinanza non è un “capriccio” e non c’è dietro nessun motivo economico. Anzi, affronta un argomento molto serio che deve stare a cuore a tutti noi. Ovvero quello del surriscaldamento globale.
Non basta leggere un articolo su come ricaricare un condizionatore portatile per essere certi di eseguire tale operazione nel migliore dei modi. E nel caso di insuccesso o comunque di una riuscita con tante sbavature, la dispersione del gas è un problema che riguarda l’ambiente. Quindi, ci riguarda tutti.

L’ulteriore motivo per cui non dobbiamo fare noi la ricarica al condizionatore portatile è pure economico. Intanto, per acquistare il kit bisogna spendere all’incirca 100 e più euro. E al di là del fatto che tu possa effettuare bene o male la ricarica, c’è il serio rischio che tu possa disperdere parecchio gas refrigerante. Il che diventerebbe non solo un problema ambientale, ma anche economico.
Più gas viene disperso più soldi stai buttando.

Come ricaricare il climatizzatore portatile?

Adesso vediamo gli step da seguire per la ricarica del condizionatore portatile, naturalmente facciamo questo solo a scopo informativo. Ripetiamo che non devi assolutamente eseguire la ricarica se non hai il patentino da frigorista. E di certo se già hai tale certificazione non ti serviranno i nostri consigli.

  • Fare il vuoto: per eseguire tale operazione avresti bisogno di una pompa a vuoto (e già dovresti spendere anche più di 100 euro) in modo da portare la pressione all’interno del circuito a 0 bar. Dopo aver fatto ciò, aspetta circa 15 o 20 minuti per vedere se la pressione risale. Se ciò dovesse avvenire devi allentare le giunzioni, mettere l’olio, serrarle nuovamente e ripetere l’operazione di vuoto. Fai questo fin quando la pressione non sale più.
  • Collegare la bombola del refrigerante: naturalmente si collega la bombola relativa al refrigerante indicato nella scheda del prodotto. Nella stessa scheda viene pure indicato il quantitativo esatto.

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